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J.S. Bach. Il musicista poeta

Albert Schweitzer

Jouvence, Milano 2019.

Questo volume non è considerabile né un’opera biografica né un saggio di estetica. Tesi di Schweitzer è che Bach sia stato “un poeta nell’animo”, interessato soprattutto a mettere in luce la poesia nei testi delle sue opere e nella musica creata per essi e su di essi. Inventore di un fraseggiare musicale unico e basato sul ritmo stesso delle parole, secondo Schweitzer Bach ha rivelato uno straordinario intuito drammatico che lo ha portato a cercare nei testi contrasti, opposizioni e gradazioni da far rivivere nella sua musica, nella ricerca costante di un’altissima poesia descrittiva.
Albert Schweitzer (1875-1965) fu organista, teologo, medico, missionario, pastore e musicologo. Laureatosi prima in filosofia e poi in medicina, fondò un ospedale per indigeni nell’Africa equatoriale francese, nel quale passò la maggior parte della sua vita offrendo cure e assistenza ai bisognosi. Per questo motivo fu insignito del premio Nobel per la pace nel 1952 e, riscosso il denaro del premio, lo adoperò immediatamente per ultimare la costruzione del “villaggio della luce” dedicato ai lebbrosi.
Ciononostante, Schweitzer non perse mai l’interesse per la musica né il tempo da dedicare ad essa: suonava regolarmente il pianoforte dell’ospedale di Lambaréné e tornò periodicamente in Europa per tenere concerti d’organo. Oltre a ciò, redasse per l’appunto questo importante volume, considerato ancora oggi fra i testi più affascinanti sul maestro di Eisenach.
Pubblicato per la prima volta in Italia dall’editore Suvini Zerboni nel 1952 (e più volte ristampato), “J.S. Bach. Il musicista poeta” è stato ritradotto da Editoriale Jouvence nel 2019.

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