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BWV

Sigla di Bach-Werke-Verzeichnis, ‘catalogo delle opere di Bach’ (ingl. ‘Bach works catalogue’).

Tra il 1946 e il 1950 il musicologo tedesco Wolfgang Schmieder organizzò le opere bachiane nel Werke Verzeichnis, ossia ‘il catalogo delle opere di Bach’, correntemente abbreviato nella sigla BWV. La particolarità del catalogo di Schmieder sta nel fatto che, a differenza che in altri cataloghi, le composizioni sono ordinate in base al genere strumentale di appartenenza e non per anno di composizione: il suo primo numero dunque non corrisponde cronologicamente al primo brano dato alla luce da Bach. Questa scelta è dovuta alla tendenza del musicista tedesco di non annotare l’anno di composizione sulle sue carte: nelle parti delle Cantate si trova la data della prima esecuzione, ma in molte altre l’anno associato ad ogni opera è da ritenersi indicativo, in quanto non annotato da Bach ma ricostruito confrontando eventi biografici e altri testimoni diretti e indiretti.
Il catalogo di Schmieder, la cui prima edizione giunge fino al BWV 1080, è stato aggiornato nel 1990 con l’aggiunta di tre appendici (Anhang) che contengono rispettivamente frammenti, brani la cui paternità bachiana è ancora dubbia e lavori che sono stati attribuiti erroneamente a Bach e che in realtà sono di altri compositori. Tutt’oggi questo catalogo risulta essere il più completo e viene continuamente aggiornato; nel 2020 è stata annunciata la pubblicazione di una revisione ad opera del Bach-Archiv di Lipsia.
Precedentemente al BWV, i cataloghi bachiani consistevano in liste delle composizioni scritte in vita con l’aggiunta di elenchi approssimativi contenenti le opere non pubblicate e seguivano sempre la biografia del compositore. Il musicologo Johann Nikolaus Forkel fu uno dei primi ad adottare questo metodo e nella sua biografia di J. S. Bach del 1802 pubblicò nove capitoli dedicati alle opere composte in vita dal Maestro e un’appendice di opere non pubblicate. Nella prima metà del XIX sec. vennero riscoperte e pubblicate nuove opere e le appendici diventarono sempre più ricche di titoli fino a quando, nel 1850, nacque a Lipsia la Bach Gesellschaft, la Società Bach, con l’esigenza di realizzare – congiuntamente alla pubblicazione di un’edizione critica di tutta l’opera bachiana – anche un catalogo completo e aggiornato delle composizioni del Maestro. Sul modello di questo catalogo è stata prodotta la storica Bach Gesellschaft-Ausgabe (BGA), la prima edizione critica delle composizioni bachiane, pubblicata in 46 volumi, che ha impegnato la società per un cinquantennio. Dall’esperienza di questo mastodontico progetto editoriale è emersa chiaramente la necessità di rivedere l’organizzazione del catalogo bachiano, che appariva estremamente confuso e difficile da classificare in relazione all’organico strumentale. Dopo questa prima edizione la società si sciolse e appena sei anni dopo, nel 1906, fu fondata la Neue Bachgesellschaft, che dal 1954 al 2007 si occupò a sua volta di editare una revisione della precedente edizione critica, la Neue Bach-Ausgabe (NBA), basata questa volta sul catalogo di Schmieder che, opportunamente integrato, rappresenta ancora oggi lo strumento di riferimento primario per classificare l’intera produzione bachiana.
La catalogazione Schmieder mette ai primi numeri le cantate; a queste seguono, in ordine, i mottetti, le messe, le passioni e gli oratori, i corali, i lieder e le arie, le composizioni per organo, per clavicembalo e per altri strumenti solisti, quelle di musica da camera e per orchestra, i canoni e infine l’Offerta Musicale e l’Arte della fuga.

Sitografia

WIKIPEDIA, List of compositions by Johann Sebastian Bach Url. https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_compositions_by_Johann_Sebastian_Bach#BWV_Anh, (ultimo accesso 09/07/2021).
WIKIPEDIA, Bach Gesellschaft, Url. https://en.wikipedia.org/wiki/Bach_Gesellschaft, (ultimo accesso 09/07/2021).
WIKIPEDIA, Neue Bachgesellschaft, Url. https://en.wikipedia.org/wiki/Neue_Bachgesellschaft, (ultimo accesso 09/07/2021).
ORCHESTRA VIRTUALE DEL FLAMINIO, Bach Catalogo, Url. https://www.flaminioonline.it/Biografie/Bach-catalogo-pagina1.html, (ultimo accesso 09/07/2021).
BRADLEU LEHMAN, Review and recommendation of BWV, Url. http://www-personal.umich.edu/~bpl/bwv-review.htm, (ultimo accesso 09/07/2021).

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