top of page

Search Results

332 elementi trovati per ""

  • Bach (Buscaroli)

    < Torna indietro Bach (Buscaroli) Piero Buscaroli Mondadori, Milano, 1a ed. 1985. Forse il più controverso e dibattuto tra gli studi bachiani pubblicati in Italia, questo volume è considerato da alcuni “la” biografia bachiana italiana per eccellenza: uscito nel 1985 in occasione del terzo centenario dalla nascita di Johann Sebastian Bach (quasi in contemporanea con "Frau Musika" di Alberto Basso), e preceduto da un altro volumetto su "La nuova immagine di Bach", questo testo è stato ristampato diverse volte ed è stato il primo libro musicologico ammesso nella collana degli Oscar Mondadori. Buscaroli tentò più volte di far pubblicare l’opera in traduzione, senza riuscirci. Nel volume l'autore mira a demolire la visione del "Bach Quinto Evangelista", ovvero di un compositore prevalentemente votato alla musica religiosa; fra i passi più discussi della biografia vi è quello secondo cui «è esigua la quantità della musica di chiesa da lui [Bach] composta se si paragona con la produzione di un gran numero di maestri». Buscaroli aveva già discusso queste problematiche in un breve saggio pubblicato all'inizio degli anni Ottanta, "La nuova immagine di J. S. Bach". Il critico musicale romagnolo assume qui una posizione molto critica verso la musicologia bachiana tedesca e la chiesa luterana: egli considera come suo unico modello Friedrich Blume, il curatore dell'MGG che nel 1962 aveva presentato al Bachfest di Magonza una dibattutissima relazione sulle nuove scoperte bachiane. Secondo molti, Buscaroli procede per affermazioni arbitrarie e incertezze, ammettendo continuamente di non poter offrire altro che ipotesi e congetture: è nota a questo proposito la stroncatura del libro redatta da Massimo Mila e pubblicata il 19/10/1985 su La Stampa. Secondo Mila, “[Buscaroli] con una preparazione straordinaria, invece d'un libro di storia, ci ha dato un violentissimo pamphlet. Ma i pamphlets, per essere buoni, devono essere brevi. Questo, invece, è di 1200 pagine”. < Precedente Successivo >

  • Bach (Previdi)

    < Torna indietro Bach (Previdi) Elena Previdi Gedi, Roma 2020. Uscita nell’estate 2020, questa breve monografia (166 pp.) ripercorre la vita di Bach offrendo al lettore alcune curiosità sulla vita e la musica del Maestro di Lipsia, nell’idea che “Le opere di Johann Sebastian Bach sono necessarie per spiegare l’evoluzione del pensiero occidentale, sono una parte della filosofia e della storia dell’uomo.” Il volume appartiene alla collana “Impronte Musica” di Repubblica: una serie fortemente voluta dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, nata per raccontare “in modo originale e coinvolgente le più affascinanti personalità della musica [classica]”. Ogni uscita della collana è associata a una playlist di Spotify che permette di accompagnare la scoperta delle opere con l’ascolto di alcune delle migliori incisioni. Oltre alla pubblicazione su Bach, la serie si compone di libri su tutti i più grandi compositori della storia della musica. Elena Previdi è dottore di ricerca in musicologia ed è diplomata in clavicembalo, pianoforte e composizione. Da sempre affianca all’attività musicologica quella musicale, che la vede impegnata non solo in ambito colto, come clavicembalista in ensemble di musica antica, ma anche come tastierista in gruppi della scena rock e underground italiana. È fondatrice della Camera Mediolanense, ensemble con cui mira a fare incontrare e “scontrare” tecniche compositive arcaiche e moderne. Con essa ha realizzato cinque cd e suonato in tutta Europa. Attualmente è insegnante di Teoria, Analisi e Composizione presso il Liceo musicale “Tenca” di Milano. < Precedente Successivo >

  • Fabrizio Ammetto

    Fabrizio Ammetto Università di Guanajuato (Messico) Bach: interpretazione e studio Fabrizio Ammetto si occupa da tempo della produzione strumentale di Bach, soprattutto in relazione al genere del concerto italiano di primo Settecento e a Vivaldi, in particolare (con pubblicazioni sulle relazioni tra BWV 975 e 980 con i testi originali di RV 316 e 528: “The (lost) Violin Concerto RV 316 by Vivaldi: its Reconstruction and Dating”, “Studi vivaldiani”, 2018; “Vivaldi ‘ricostruisce’ Vivaldi: ipotesi di testo ‘originale’ dei Concerti RV 528, 774 e 775”, in “Antonio Vivaldi. Passato e Futuro”, 2009). È recentissima la sua ricostruzione del Concerto per violino (perduto) BWV 1052R (Edition HH, Launton, 2020), basata su nuovi studi musicologici e di tecnica strumentale, ed è di prossima pubblicazione il suo saggio “Ancora a proposito dell’origine di BWV 1052 di J. S. Bach: un concerto per violino debitore a Vivaldi”, “Studi vivaldiani”, 2020. Fabrizio Ammetto è professore ordinario nel Dipartimento di Musica e Arti Sceniche dell’Università di Guanajuato (Messico), ove insegna violino, musica barocca, musica da camera, analisi musicale, filologia musicale e musicologia. È membro dell’Associazione fra i Docenti Universitari Italiani di Musica (ADUIM), dell’Associazione dei Ricercatori Italiani in Messico (ARIM), dell’Accademia Messicana delle Scienze (AMC) e del Sistema Nazionale dei Ricercatori (SNI), organismo appartenente al Consiglio Nazionale della Scienza e Tecnologia (CONACyT) del Messico. Diplomato in violino (Conservatorio di Perugia), in viola (Conservatorio di Pesaro) e in musica elettronica (Conservatorio di Perugia), ha conseguito il master in Metodologia e tecniche dell’educazione musicale e della ricerca musicologica (Università di Perugia), il diploma accademico di II livello in Discipline musicali (Conservatorio dell’Aquila) e il dottorato di ricerca in Musicologia e beni musicali (Università di Bologna). Ha diretto il Civico Istituto Musicale “A. Onofri” di Spoleto ed ha insegnato violino barocco nel Conservatorio di Torino. Come violinista, violista e direttore d’orchestra ha tenuto oltre 800 concerti in Europa e in America. È fondatore e direttore de “L’Orfeo Ensemble” di Spoleto e del “Ensamble Barroco” dell’Università di Guanajuato. Ha realizzato numerose edizioni critiche e registrazioni discografiche di musica strumentale del Sette e Ottocento, e ha pubblicato vari articoli, capitoli e libri per case editrici internazionali (Brepols, LIM, Olschki, ecc.). Partecipa all’Edizione Nazionale Italiana delle opere di Luigi Boccherini (Bologna, Ut Orpheus) e fa parte del Comitato scientifico internazionale per la pubblicazione degli Opera Omnia di Antonio Vivaldi (Istituto Italiano Antonio Vivaldi, Fondazione Cini, Venezia).

  • Frau Musika: la vita e le opere di J.S. Bach

    < Torna indietro Frau Musika: la vita e le opere di J.S. Bach Alberto Basso EDT, Torino 1979-1983. Questa gigantesca opera in due volumi di quasi 1800 pagine è fra le monografie più importanti, complete e apprezzate sul Maestro di Lipsia; l’opera è alla sua sedicesima ristampa, ed è stata pubblicata in italiano e in francese. Alberto Basso ha scritto il primo volume del Frau Musika soltanto di sabato e domenica, mentre durante la settimana lavorava come bibliotecario del Conservatorio di Torino e come direttore del grande Dizionario Enclopedico della Musica e dei Musicisti. Il primo volume del Frau Musika è dedicato a Massimo Mila, uno dei più importanti critici musicali italiani che combattè nelle brigate partigiane di "Giustizia e Libertà". Alberto Basso è presidente onorario di JSBach.it. < Precedente Successivo >

  • G. S. Bach. Prontuario delle bibliografie italiane

    < Torna indietro G. S. Bach. Prontuario delle bibliografie italiane Cristina Ferretti Mei e Luca Ferretti Bibliobus, Fano 2000. Questo volume di 385 pagine registra monografie, saggi, articoli di riviste scientifiche e non, articoli di quotidiani, programmi di sala, enciclopedie, dizionari, dissertazioni e prefazioni a libri o cd. Il libro, sebbene raro e di difficile reperibilità, permette tuttavia una rapida consultazione grazie agli indici per autore, titolo, tipologia di documento, BWV, ISBN, ISSN, cronologico, topografico ed analitico ed offre un utile sommario e l'indicazione delle biblioteche dove è possibile reperire i testi. Il risultato è una raccolta di 500 schede bibliografiche che rendono questo volume uno strumento indispensabile per il musicologo e lo studioso bachiano. A proposito di quest’opera Yo Tomita ha scritto che "it will remain the definitive resource about Italian Bach literature for some time, and thus it is a 'must have' item for major research libraries". < Precedente Successivo >

  • Sinfonia

    < Torna indietro Sinfonia Il termine sinfonia, per le 15 bachiane composizioni a tre voci per tastiera BWV 787-801, è caduto relativamente in disuso, anche in tempi moderni, sostituita in genere dalla più abituale espressione di invenzioni a due e a tre voci. Si tratta dell’estrema conseguenza di un fenomeno che ha avuto inizio ai tempi del musicologo tedesco Johann Nikolaus Forkel (1749-1818). Autore della prima importante monografia su Bach (1802), lo studioso volle aprioristicamente eliminare qualsiasi possibilità di equivoco con l’omonima forma orchestrale. Invero si tratta dell’unico caso applicato alle composizioni per tastiera nelle opere bachiane, ma inevitabilmente Forkel si confrontava con il nuovo scenario musicale degli inizi del XIX secolo, in cui col termine “sinfonia” si intendeva qualcosa di ben diverso. È proprio Bach, con l’attenta ed organizzata disposizione dei titoli, a voler distinguere tra i concetti di inventio, ossia creazione nell’accezione latina, e di sinfonia, di composita origine greca, ossia consonanza/accordo di suoni. Non è tutto: la scelta terminologica di Bach, frutto di alcuni anni di esperienza, non è in ogni caso priva di ripensamenti e stratificazioni temporali. Al tempo della raccolta di W. Friedmann, Bach ad invenzione aveva preferito preambolo; e al posto di sinfonia, sempre nella medesima raccolta, troviamo fantasia. Fantasia da intendersi non tanto come struttura musicale “libera” (affine alla toccata): bensì quale rigorosa forma musicale contrappuntistica strumentale, di chiara derivazione tardo-rinascimentale italiana. Affine al ricercare e alla canzona, la fantasia predilige, invero, una costruzione più varia ed anzi in funzione di contrasto delle varie sezioni, rispetto alle due forme su indicate. In conclusione, il passaggio da fantasia a sinfonia risulta essere, ancora una volta, frutto di un articolato pensiero bachiano, presumibilmente teso a sottolineare, a differenza delle letture moderne, come il passaggio alle quindici composizioni a tre voci rappresenti un nuovo e più complesso livello di perfezione nel gusto musicale. Massimo Salcito < Precedente Successivo >

  • The American Bach Society

    < Torna indietro The American Bach Society NOME: The American Bach Society SEDE: 6601 W College Dr, Palos Heights, IL 60463. Illinois, Stati Uniti d'America LUOGO E DATA DI NASCITA: Princeton, 1972. Nata come partner americana della Neue Bachgesellschaft tedesca. OBIETTIVO: favorire studi, performances, approfondimenti e apprezzamenti della musica di Johann Sebastian Bach. BACH NOTES: newsletter dell'ABS inviata a tutti i membri e agli iscritti. Pubblicazione semestrale (in primavera ed in autunno) diretta dall'editor Derek Stauff BACH PERSPECTIVES: inaugurata nel 1994, è la principale e più autorevole rivista in lingua inglese dedicata agli studi su Bach. Ad oggi vi sono 13 numeri. Inizialmente pubblicati con la collaborazione della University of Nebraska Press, dal quinto volume in avanti la collaborazione editoriale è con la University of Illinois Press. TINY BACH CONCERTS: progetto video-performativo. Una puntata al mese di lezioni-concerto sulle musiche di Johann Sebastian Bach e figli. Ad oggi sono stati pubblicati 8 episodi (americanbachsociety.org/videos.html). BORSE DI STUDIO E PREMI: con la volontà di ampliare il riconoscimento di lavori d’eccellenza nell’ambito degli studi bachiani, vengono ogni anno assegnate borse di studio per diversi livelli e posizioni accademiche (da dottorandi a ricercatori indipendenti). L’obiettivo è quello incoraggiare ricerche in ambiti innovativi e lasciare spazio a nuove voci. PERFORMANCE PRIZES: insieme al The Bach Choir of Bethlehem, dal 2000 la ABS sponsorizza The Biennal Bach Vocal Competition. Edizione più recente: 2018. BACH RESOURCES: una sezione del sito è dedicata ad accogliere altre società, organizzazioni, festival ed#eventi bachiani in tutto il mondo (americanbachsociety.org/links.html). SITO: www.americanbachsociety.org < Precedente Successivo >

  • Bach Collegium Zürich

    < Torna indietro Bach Collegium Zürich NOME: Bach Collegium Zürich (IT: Collegio Bach di Zurigo) SEDE: Kirchgasse 17, CH-8001 Zurigo, Svizzera LUOGO E DATA DI NASCITA: fondato da Bernhard Hunziker nel 2000, in occasione del 250° anniversario della morte di Johann Sebastian Bach DIRETTORE ARTISTICO: Bernhard Hunziker OBIETTIVO: eseguire col proprio coro e orchestra le opere di Bach in Svizzera. REPERTORIO: nella sua vita pluriennale il BCZ ha già proposto un congruo numero di composizioni di J.S. Bach. Ricordiamo, ad esempio, le Passioni, i principali oratori (il prossimo sarà l'Oratorio di Natale, programmato per il 27 novembre 2021), alcune opere orchestrali e lavori per organo. A partire dalla stagione 2009/10, inoltre, è stato inaugurato l’intero Ciclo di Cantate, tutt'ora in fase di sviluppo. Alle composizioni del Kantor si aggiungono poi programmi che spaziano dal Rinascimento all'età moderna. CORO: cantanti professionisti, specializzati nella vocalità barocca e nel repertorio bachiano. Si tratta di un coro molto ampio, più di 60 elementi in totale, in grado di adattarsi a diverse formazioni in base alle necessità del programma da eseguire. ORCHESTRA: musicisti professionisti, appositamente formati e specializzati in strumenti storici e ad una prassi esecutiva storicamente informata. SITO: www.bachcollegium.ch < Precedente Successivo >

  • Académie Bach, Arques-la-Bataille

    < Torna indietro Académie Bach, Arques-la-Bataille NOME: Académie Bach, Arques-la-Bataille SEDE: 1, rue Le Barrois, 76880 Arques-la-Bataille, Normandie (Francia) LUOGO E DATA DI NASCITA: Fondata ad Arques-la-Bataille nel 1997 da Philippe Gautrot e Jean-Paul Combet. OBIETTIVO: Offrire uno spazio dove artisti e pubblico appassionati di musica antica (e delle forme artistiche che l'accompagnano) si possano incontrare. Si occupa di musica antica tramite varie attività (festival estivi, stagione concertistica e numerose attività pedagogiche e socio-culturali) e in senso ampio, con un approccio all'interpretazione "storicamente informata" dal Medioevo fino alla prima metà del XX secolo. ORIGINE: nata quando il Comune di Arques-la-Bataille ha iniziato, nella Chiesa cittadina, la costruzione di un nuovo organo nello stile degli strumenti conosciuti e suonati da Johann Sebastian Bach in Sassonia (Germania). STRUMENTI A TASTIERA STORICI: per questo motivo, sin dal principio le tastiere storiche (organi, clavicembali, clavicordi e pianoforti di varie epoche) hanno un ruolo molto rilevante per l'accademia. Essa vi dedica infatti diverse giornate di studio, approfondimento e workshop (ultimo ciclo dal 6 al 10 giugno 2019: "I primi giorni delle tastiere storiche" in collaborazione con il Museo della Musica, Philharmonie de Paris, la Fondazione Royaumont, il Musée Michel CIRY, l'Atelier Marc Ducornet). FESTIVAL ESTIVO: ogni anno, l'ultima settimana di agosto, si svolge un festival musicale (festival di musica antica in Normandia) che ha come centro principale Arques-la-Bataille e si sviluppa poi in altri siti storici, bellissimi e suggestivi, in tutta la regione di Dieppe-Maritime. CONCERTI - STAGIONE 2020/21: ultimo appuntamento della stagione giovedì 15 aprile. Quest'ultima stagione ha dovuto modificarsi ed adattarsi alle esigenze pandemiche. AZIONI CULTURALI E PEDAGOGICHE: varie e numerose, tra cui Laboratori Musicali, MasterClass, Conferenze, Mostre, Viaggi musicali/culturali all'estero, Corsi di Canto, di Danze tradizionali e di Teatro Barocco. Quasi tutte col sostegno del DRAC (Ministero della Cultura). RESIDENZE: dal 2015 vengono proposti progetti di residenza musicale destinati alla ricerca e all'interpretazione. Circa 4 all'anno della durata di due settimane. TEATRO BAROCCO: progetto nato nel 2014/15 in collaborazione con il Théâtre de l'Incredule. Si tratta di un esempio pilota di teatro con i bambini e con tutto il team educativo del gruppo scolastico di Arques-la-Bataille. Quest'anno le quinte elementari hanno presentato uno spettacolo su testi di Molière e La Fontaine. PIANO DI FORMAZIONE ACCADEMICA rivolto ai docenti della formazione secondaria. Finalità: aggiornare le proprie competenze; adattarsi alle nuove esigenze della professione; ampliare la propria #cultura personale a nuove pratiche artistiche. LABORATORI di sensibilizzazione, ascolto e pratica musicale destinati alle Scuole dell'Infanzia ed Elementari e proposti lungo tutto l'anno scolastico. Le scuole Medie e Superiori invece beneficiano di incontri regolari incontri con artisti e professionisti. Costante e la collaborazione con le principali strutture culturali regionali, in particolare con il Conservatoire Camille Saint-Saëns, Dieppe. SITO: www.academie-bach.fr < Precedente Successivo >

  • Nederlandse Bach Vereniging

    < Torna indietro Nederlandse Bach Vereniging NOME: Nederlandse Bach Vereniging (EN: Netherlands Bach Society, IT: società bachiana olandese) SEDE: Mailbox 295, 3500 AG, Utrecht LUOGO E DATA DI NASCITA: Naarden (Olanda), 1921 OBIETTIVO: diffondere e rendere accessibile, ad altissimo livello, la musica di Johann Sebastian Bach, dei vari membri della famiglia Bach e di contemporanei e predecessori del Maestro. ORIGINE: si tratta del più antico ensemble di musica barocca in Olanda, e di uno dei più antichi del mondo. Fu fondato nel 1921 per la eseguire la MatthäusPassion, il Venerdì Santo di quello stesso anno. CURIOSITÀ: Sin da allora (1921), ogni anno, in occasione del Venerdì Santo, la Netherlands Bach Society esegue in concerto la Passione secondo Matteo. L'ENSEMBLE E I CONCERTI: con il proprio ensemble di musicisti e cantanti specializzati nel repertorio dei secc. XVII e XVIII, la Netherlands Bach Society esegue circa 50 concerti all'anno. ALL OF BACH: per celebrare il centenario della fondazione dell'associazione (1921-2021), la NBS sta pubblicando e rendendo facilmente accessibili nuove registrazioni in HD dell'integrale delle opere di Johann Sebastian Bach, interpretate sia da musicisti membri dell'ensemble, sia da ospiti internazionali, SITO: https://www.bachvereniging.nl/en < Precedente Successivo >

  • Interpretare Bach su strumenti a tastiera

    < Torna indietro Interpretare Bach su strumenti a tastiera Paul Badura-Skoda Gioiosa Editrice, San Nicandro Garganico 1998, trad. di M. Bora Rovetta, a cura di L. Lanfranchi. In questo volume di quasi 600 pagine il grande pianista Paul Badura-Skoda affronta alcune delle questioni più urgenti circa la prassi esecutiva bachiana su strumenti a tastiera, con particolare riguardo ad abbellimenti, articolazione e ritmo. L’opera è il risultato di oltre quarant'anni di studio sul Maestro tedesco, ed è considerato all'unanimità uno dei testi fondamentali sull'argomento. Nel libro sono presenti numerosi esempi musicali utili all'interprete per muoversi con consapevolezza nella complessa operazione di studio che precede l'esecuzione. Badura-Skoda (1927-2019) scrisse un analogo volume sull'interpretazione di Mozart al pianoforte, e registrò oltre 200 dischi, buona parte dei quali dedicati a Bach. < Precedente Successivo >

  • Konzertmeister

    < Torna indietro Konzertmeister Lessema tedesco. Nome singolare maschile (der Konzertmeister; plurale: die Konzertmeister), composto da Konzert ‘concerto’ e da Meister ‘maestro’. Italiano primo violino, inglese concertmaster. Il termine Konzertmeister designa il ruolo di primo violino; la persona che lo rivestiva, fino al XIX secolo dirigeva l'orchestra, ma con l'ampliamento di quest'ultima si divisero le mansioni di direzione e gestione dell'orchestra tra due figure professionali: il Kapellmeister, l'ordierno direttore d'orchestra, e il Konzertmeister, il primo violino. Nei paesi anglofoni il Konzertmeister è detto first chair ('prima sedia'), first (music) stand ('primo leggio'), first desk ('primo banco') e leader: i primi tre appellativi alludono alla posizione fisica occupata in orchestra e l'ultimo alla posizione di alta responsabilità che lo pone quasi al vertice dell'organizzazione gerarchica. Infatti, il Konzertmeister è il leader dell'intera orchestra, e non solo della sezione degli archi come è facilmente immaginabile, ed è solamente subordinato al direttore d’orchestra: è quindi il membro più autorevole dopo il direttore e può essere considerato il suo assistente musicale a tutti gli effetti. Fisicamente, il primo violino, si posiziona alla sinistra del direttore d'orchestra, in prima fila e dal lato direttamente visibile al pubblico; quando l’orchestra deve posizionarsi sul palco prima di un’esibizione, entra insieme a tutta l’orchestra oppure per primo seguito da essa, e quando ogni membro dell’orchestra ha preso posto si attende il direttore d’orchestra, il quale, prima di iniziare il concerto, stringerà la mano al primo violino. Nel caso in cui sia presente un solista, il primo violino stringerà la mano anche a lui, oltre che al direttore d’orchestra. In America e in Gran Bretagna si osservano protocolli differenti: dopo che l'orchestra è entrata sul palco e ogni membro si è accomodato, il primo violino avanza verso il pubblico per accogliere un applauso per poi prendere posto ed attendere l'ingresso del direttore. Durante gli intervalli e alla fine dello spettacolo gestisce i movimenti dell’intera orchestra dando segno di alzarsi e sedersi in corrispondenza degli applausi, e di lasciare il palcoscenico, in corrispondenza di una pausa oppure a spettacolo concluso. Mansioni, doveri e abilità Il primo violino, detto anche “spalla dell’orchestra”, ha il compito di eseguire tutte le parti per violino solo, ad eccezione della parte solistica di un concerto per violino e orchestra per cui, di solito, viene ospitato un solista esterno. È IL mediatore tra gli strumentisti e il direttore: è sua premura assicurarsi che le indicazioni fornite dal direttore siano state recepite da tutta l’orchestra; dobbiamo considerare infatti che il direttore non è esecutore di tutti gli strumenti che sono presenti in orchestra, per cui il primo violino deve "tradurre" in termini tecnici l'idea del direttore al fine di ottenre l'effetto desiderato. Qualora durante le prove, i membri dell'orchestra si distraessero o si dimostrassero poco collaborativi, il primo violino ha anche l'obbligo di mantere l'ordine e il silenzio. Inoltre, dal momento che non sempre un direttore lavora con la medesima orchestra, il primo violino può trovarsi a stretto contatto con diversi direttori nell'arco della stagione; di conseguenza il Konzertmeister rappresenta una stabilità continuativa nella leadership dell'orchestra. Oltre ai doveri, il Konzertmeister deve poter contare su una buona lettura a prima vista che gli consente di dare consigli e fare aggiustamenti fornendo esempi pratici a tutti gli archi. Ma oltre alla gestione dell’orchestra in fase di concerto, il Konzertmeister ha doveri di alta responsabilità durante le prove necessarie alla realizzazione di uno spettacolo. Ancor prima delle prove, il primo violino suggerisce il tipo di archetto da utilizzare per essere maggiormente aderenti al repertorio, e, per assicurasi della coesione dei membri dell'orchestra, ogni responsabile di settore si confronta con lui discutendo eventualmente le decisioni prese. In fase di studio, il Konzertmeister prende decisioni tecniche per conto della sezione degli archi: imposta le arcate da applicare, le quali sono direttamente funzionali all’ordine e alla coerenza nei movimenti dell’archetto; propone fraseggi musicali, articolazioni e diteggiature utili a rendere scorrevole i passaggi più arzigogolati. Prima della sessione di prova e prima dell’inizio del concerto, il Konzertmeister ha l’importante compito di accordare l’orchestra. Come di consueto, chiede il “la” al primo oboe o, nel caso di un concerto per tastiera e orchestra, al pianoforte o all’organo, e successivamente lo fornisce alla sua sezione al fine di avere un’intonazione omogenea. L'accordatura non è una mera formalità, se il primo violino non ritiene che la sua sezione sia accordata adeguatamente chiede ancora una volta il "la" al primo oboe per raggiungere l'intonazione corretta. Un ulteriore compito del primo violino è quello di partecipare, insieme al primo strumento di ogni sezione e al direttore d'orchestra, alle audizioni che si tengono per annettere nuovi membri. Anche i responsabili di ogni settore dell'orchestra sono detti Konzertmeister ma la grande differenza è che ciascuno di loro ha solo la carica di primo strumento della sezione e non ha tutte le responsabilità che ha il primo violino. Alcune grandi orchestre hanno più di un Konzertmeister nel caso in cui il principale sia occasionalmente assente. In altre formazioni, come una banda da concerto, il Konzertmeister è il primo clarinetto, oboe o flauto e ha la responsabilità di accordare l'ensemble comunicando comunque con i responsabili delle altre sezioni. Di solito in questo ambito il Konzertmeister è una carica ricoperta dal più "anziano" in termini di presenza nell'ensemble, poichè è lo strumentista con più esperienza. Nelle brass band, composte interamente da ottoni, questo ruolo spetta alla cornetta solista o alla tromba. Infine, nelle orchestre liriche, sinfoniche e radiofoniche il primo violino ha un vice e condivide le responsabilità anche con il secondo violino. Sitografia THE FREE DICTIONARY, Konzertmeister, Url. https://www.thefreedictionary.com/Konzertmeister, (ultimo accesso 23/08/2021). WIKIPEDIA, Concertmaster, Url. https://en.wikipedia.org/wiki/Concertmaster, (ultimo accesso 23/08/2021). WIKIPEDIA, Konzertmeister, Url. https://de.wikipedia.org/wiki/Konzertmeister, (ultimo accesso 23/08/2021). WIKIPEDIA, Primo violino, Url. https://it.wikipedia.org/wiki/Primo_violino, (ultimo accesso 23/08/2021). < Precedente Successivo >

bottom of page